La recherche du temp perdu



di Francesco Tavanti

La luce che ridondava in mezzo alle vecchie colline, era nitida e calda. Il sole che affiorava verso le nove del mattino, rifletteva i suoi raggi sui vetri delle auto parcheggiate, fino al soffitto della mia camera, le cui finestre erano state aperte da mia mamma. Seguivo assonnato quella spada di luce, frastagliata dalle fronde degli alberi mosse dal vento. Poi mi alzavo e con me mia sorella, gli altri erano già andati, chi a fare le faccende in cucina, chi a fare la spesa da Maghì nella botteghina a pochi passi dal nostro portone, chi a pescare al fiume.





 

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