di Francesco Tavanti
Una falce di luna pronta a mietere un campo di stelle. Quassù in terra; comete, alberi florescenti e processionarie luminose. Luci, luci ovunque. Neve e assenza di nubi le moltiplicano a dismisura. Colorate e non, indicano una meta. Una casa, una chiesa un sogno verso dove. Laggiù Pergine e gli altri paesi riflettono disordinatamente l'ordine celeste. Fuori, un generale di 4° grado, detta ordini - l'acqua scenda candida, alcuni alberi si spoglino immobili, altri si coprano di un bianco mantello, uomini e animali si rifugino con i propri "simili" stretti stretti l'un con l'altro -
Palù del Fersina 30-12-2011
30/12/11 | 0 commenti
Melys for TG5
Il 20 e 21 dicembre nel TG5 delle 8 e delle 10 le giornaliste hanno indossato maglie della collezione Melys AI 2011-12.
Qui in particolare Barbara Pedri con una giacca in Micro Tweed di 100% Cashmere double.
Continua galleria fotografica...
27/12/11 | 0 commenti
Agli americani il Tacchino a noi il Cappone
da Wikipedia
Il cappone è un gallo che è stato castrato per raggiungere maggiore peso e morbidezza della carne. Costituisce uno dei più classici piatti del periodo natalizio.
La castrazione dei galli era praticata fin dai tempi della Grecia antica per far fronte alle difficoltà pratiche di tenere più galli in uno stesso pollaio. Inoltre c'era il vantaggio che la carne del gallo diventa dura e meno saporita col tempo, mentre quella dei capponi si mantiene tenera e prelibata. Nell'Antica Roma vi era poi una legge che proibiva di allevare le galline dentro casa, perciò l'allevamento dei capponi consentiva di aggirare abilmente questo divieto
Nei secoli successivi il cappone cessò di essere un "ripiego" per diventare sempre di più una forma di regalo prestigioso che, data la sua prelibatezza, veniva offerto dalle persone umili a quelle di rango per averne favori e protezione (celebre nei Promessi Sposi l'episodio in cui Renzo Tramaglino si presenta dall'avvocato di grido Azzeccagarbugli con in dono 4 capponi vivi).
Il nome Cappone viene proprio dal verbo greco "kopto" col significato di "tagliare", a causa della castrazione ai danni dell'animale per la sua preparazione.
Secondo la normativa dell'Unione europea il cappone deve essere allevato per almeno 140 giorni e castrato 70 giorni prima della vendita, nonché nutrito con almeno il 75% di cereali fino ad un mese prima della sua macellazione (a quel punto viene nutrito con prodotti lattieri). È anche chiuso nell'oscurità ed al riparo delle intemperie. Ciò permette all'animale di finire il suo sviluppo senza alcuno sforzo; il cappone non sviluppa uno strato di grasso ma la cosiddetta "pelle d'oca", che lo renderà più tenero e morbido.
Solitamente viene lessato, e il grasso che affiora durante la cottura è riutilizzato per preparare un brodo.
25/12/11 | 0 commenti
Il Ceppo di Natale
di Francesco Tavanti
Tra le viarie usanze della cultura contadina, c'era quella del Ceppo natalizio. La sera della vigilia tutta la Famiglia si riuniva intorno al focolare (quelli enormi) dove era stato posto a bruciare un Ceppo d'olivo, di quercia o di leccio. Il Ceppo è un pedone (parte inferiore del tronco) di una pianta grande, conservato durante l'anno per l'occasine. Le dimensioni erano importanti perché oltre a rappresentare la straordinarietà del momento dovevano garantire il fuoco fino al capodanno. Infatti l'abbruciatura del ceppo rappresentava anche la fine del vecchio anno e nel modo in cui si consumava si cercava di scorgere segni premonitori di quello nuovo. Ad un certo punto della serata i bambini si riunivano a mezzo cerchio difronte al fuoco e con un bastone iniziavano a battere il Ceppo mentre i grandi, dietro, gettavano dolcetti. Erano i doni del Ceppo, ecco perché ancora oggi qualcuno ti chiede "cosa ti ha portato il Ceppo?".
Quest'anno gli Auguri sono Rock!
di Maria Chiara Buccianti
Ieri sera al Teatro Della Pergola di Firenze, in occasione dell'emozionante concerto di Ginevra di Marco, i ragazzi della Scena Muta hanno presentato il loro singolo Firenze-Copenaghen.
Per la prima volta oltre venti band e solisti di valore si son riuniti per regalare un omaggio alla città di Firenze, con una canzone che vuol essere un messaggio di speranza, solidarietà e un gradito regalo natalizio per tutti noi.
Grazie per l'energia, le emozioni, i sorrisi e per l'atmosfera gioiosa che i ragazzi son riusciti a creare, incredibile vedere la Pergola così animata e il pubblico tanto coinvolto.
Per dirla con alcune parole di una canzone suonata ieri sera "Cantate ancora, un anno un mese un'ora. Perdutamente".
23/12/11 | 0 commenti
Winter-Marchen
di Francesco Tavanti
Il Kunsthistorischer Museum di Vienna, ospita fino al 6 gennaio una mostra pittorica dedicata all'iconografia di natale, Fiamminga. 180 panorami invernali da Bruegel a Beuys, dalla "piccola glaciazione" (1500) fino ad oggi.
Borea, dio del vento del Nord e mito castigatorio, arriva sulla terra, come punizione divina.
I colori di una terra frigida, che affiora attraverso piante e laghetti ghiacciati. La voce sussurrata della vita, rallentata dalle temperature polari, accennata dalla flagranza dei passi sulla neve e dalle grida disperate degli stormi di "morte".
Eppure ancora una volta sembra aver la meglio, con i bambini che pattinano nel rigor mortis e i viandanti infagottati che arrivano da chissa dove. Sono i toni del marrone e del rosso che la rappresentano. Coperta orizzontalmente da uno strato di fior di panna, e' qui che in una necessaria attesa, si prepara ad una nuova esplosione primaverile.
22/12/11 | 0 commenti
Paths of The Destroyer. Pete Wheeler
di Mauro Falsini
Si è inaugurata il 17 dicembre 2011 negli spazi espositivi della galleria Poggiali e Forconi di Firenze, la prima personale italiana curata da Lorenzo Bruni del giovane artista Pete Wheeler, nato a Geraldine, in Nuova Zelanda, attualmente residente a Berlino. Il ciclo delle opere esposte è composto da 15 tele, accompagnate da una serie di lavori su carta e opere scultoree.
E' una pittura che scorre veloce quella di Wheeler, non si ferma a formalismi dei dettagli stilistici delle forme plastiche, ma mira piuttosto a contenuti essenziali e diretti, come la scelta dei soggetti e le tonalità cupe prevalentemente monocromatiche che utilizza nei suoi lavori.
19/12/11 | 0 commenti
Letterina di Natale
di Maria Chiara Buccianti
Una parete vuota. E tanta voglia di riempirla.
Stanno succedendo così tante cose intorno a me che mi sento sballottata, come in un mare in tempesta.
Da qui nasce la voglia di riempirla. La parete. Un messaggio, una speranza e tanta voglia di ottimismo.
Così mi fiondo nel negozio più vicino e chiedo una confezione di lucine. É quasi Natale e come succede già da qualche tempo, non lo sento. Proprio io che adoravo il Natale. E allora mi chiedo cosa è successo?!
Il ritmo frenetico, il lavoro, gli impegni, mi distolgono dal Natale e dall'entusiasmo che prima si animava in me.
Natale diventa il momento di riflessione in cui mi guardo dentro, in cui emergono insoddisfazioni, debolezze ma anche tanta sensibilità. Ci sto pensando da molto. Cosà dovrebbe essere il Natale?! No la frenesia del DOVER fare i regali, ritrovarsi per strade affollate o in coda insieme a persone snervate dalle lunghe attese. Il Natale dovrebbe essere l'Amore. Tutto l'anno. La volontà di aprire il nostro cuore e di stare vicino alle persone care. Quest'anno ho deciso, regaleró me stessa. Per questo ho comprato le lucine e con tanta dedizione ho riempito la parete. Un grande cuore luminoso, il contorno scintillante e dentro?! Dentro ci sono babbo, mamma, mio nipote, zia, zio, nonni, cugini, amici, colleghi e tutti coloro a cui voglio un gran mondo di bene. Merry Shining Christmas!!!
14/12/11 | 0 commenti
"For God's sake look after our people. R. Scott"
« Fossimo sopravvissuti, avrei avuto una storia da raccontarvi sull'ardimento, la resistenza ed il coraggio dei miei compagni che avrebbe commosso il cuore di ogni britannico. »
Robert Falcon Scott
100 anni fa il norvegese Roald Amundsen, conquistava l’estremo meridione del pianeta. Tale impresa è ricordata anche per un altro episodio, drammatico. Infatti oltre questa spedizione, a competere alla prestigiosa meta partecipò l’esploratore inglese Robert Falcon Scott. Con i suoi compagni raggiunse il Polo tra il 17 e il 18 gennaio, in un’evidente condizione di sconfitta e frustrazione. Nel viaggio di ritorno persero tutti la vita sfiniti e assiderati, a sole 11 miglia dal campo base allestito per loro.
Il fallimento dell’impresa è attribuito ad un equipaggiamento ed una preparazione non all’altezza della sfida. Francesco Tavanti
Oltre il muro della pazzia
di Elena Sanarelli
In occasione della giornata della salute mentale, sono stata chiamata a dare testimonianza di un esperienza che abbiamo fatto in azienda, dove abbiamo accolto una signora "malata mentale" per un reinserimento lavorativo secondo un progetto della regione "vivere insieme".
Quando ho aderito a questo progetto, non ci ho pensato più di tanto, proprio qualche giorno prima mi sono trovata a percorrere, per caso, le stradine del Pionta (sede dell'ex manicomio aretino) attratta dal richiamo delle voci del passato, voci di persone maledette e perdute, rifiutate dalla stessa famiglia, persone da nascondere e dimenticare, erano chiamati "pazzi", forse la maggior parte erano solo depressi o affetti da manie di vario tipo, forse molti di loro si erano liberati dell'angoscia che li tormentava gridando al mondo la loro solitudine e la profonda insoddisfazione.
Da bambina la mia casa confinava con il manicomio, un muro divideva l'orto con i campi dei "matti", ancora posso sentire i colpi di zappa e i canti che accompagnavano il loro lavoro.
Li per 45 anni è stata rinchiusa la zia Elide, sorella di mia nonna, andata di fuori a 30 anni dopo il quarto parto, ed è uscita liberata solo dalla morte.
12/12/11 | 0 commenti
Quello che le donne non dicono. FM
Sfruttata ma inossidabile canzone. Ogni parola, quella giusta.
11/12/11 | 0 commenti
Ghorepani
Coordinates: 28°23′55″N 83°41′57″E / 28.39861°N 83.69917°E / 28.39861; 83.69917Coordinates: 28°23′55″N 83°41′57″E / 28.39861°N 83.69917°E / 28.39861; 83.69917
Ghorepani is a village in Baglung District in the Dhawalagiri Zone of northern-central Nepal. It lies 17 kilometres from the district capital of Baglung.
Giorgio Vasari
da Wikipedia
Giorgio Vasari (Arezzo, 30 luglio 1511 – Firenze, 27 giugno 1574) è stato un pittore, architetto e storico dell'arte italiano. Fu fortemente influenzato da Michelangelo e da Andrea del Sarto.
La sua formazione artistica fu composita, basata sul primo manierismo, su Michelangelo, su Raffaello e sulla cultura veneta. Come architetto fu la figura chiave delle iniziative promosse da Cosimo I de' Medici, contribuendo, grazie anche alla protezione di Sforza Almeni, a grandi cantieri a Firenze e in Toscana, tra cui spiccano la costruzione degli Uffizi, la ristrutturazione di Palazzo Vecchio e molto altro.
La fama maggiore del Vasari oggi è legata al trattato delle Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri, pubblicato nel 1550 e riedito con aggiunte nel 1568. L'opera, preceduta da un'introduzione di natura tecnica e storico-critica sulle tre arti maggiori (architettura, scultura e pittura) è una vera e propria pietra miliare della storiografia artistica, punto di partenza tutt'oggi imprescindibile per lo studio della vita e delle opere dei più di 160 artisti descritti.
Ho fatto un sogno
Ho fatto un sogno! Nel polpastrello del dito indice avevo un piccolo seme luminescente, e tutto il mondo era li, e tutto era solo ed esclusivamente amore. Francesco
06/12/11 | 0 commenti
Il "Bosco" l'ultimo rifugio dell'anima.
di Francesco Tavanti
Entrare dentro un bosco è come chiudere gli occhi. Si affievolisce la luce esterna e si accendono quelle interne. Se poi si va a bruciare, in un falò gli arbusti, che ne costituiscono la macchia bassa, questo assume un significato ancora più profondo. In senso antiorario, in un viaggio nel tempo, prima si taglia e poi si brucia. Il fuoco deve essere alimentato costantemente, con fare particolare attenzione a che non si espanda. E' il movimento circolare che riporta alla mente le cose irrisolte. Non importa passeranno, come sono passate altre volte. Dopo qualche ora di duro lavoro, cercando un ordine superiore, mi accorgo che posso vedere cose di cui prima non mi ero accorto. E' un ritorno all'infanzia, quando "questo" bosco era ordinato, quando le piante più vecchie lo sorreggevano come delle colonne sorreggono un tempio. Le altre (piante) erano dritte, con intorno lo spazio necessario all'espansione della propria chioma. Era solo questione di tempo fino a quando o l'una o l'altra secondo la legge imperscrutabile della natura, avrebbe prevaricato e affiancato quelle arcaiche. Ad un certo punto penetra la luce del sole, mai mi ero accorto di tanta bellezza. Nel pomeriggio piove, spenge le braci e la poca luce mi porta ad un'ulteriore livello inferiore. Ma! Ormai niente può togliermi cio che ho ritrovato.
ORA. (Jovanotti) Per i 150 anni Unità d'Italia
L'unica perplessità nella pubblicazione di questo video, sta nella consapevolezza che una bella canzone dovrebbe essere solo ascoltata, mentre tali immagini solo guardate.
Via Altabella (Bologna)
di Francesco Tavanti
L’aria dolce di nocciole e mele caramellate,
la gente fitta e spensierata,
i poveri ad ogni angolo della strada,
le luci, il traffico, le cornamuse.
Il natale
02/12/11 | 0 commenti
TELEPATIA. Sensazione a distanza
La telepatia, detta anche trasmissione del pensiero, è l'ipotetica capacità di comunicare con la mente, cioè senza l'utilizzo di altri sensi o strumenti. Il termine "telepatia" venne introdotto nel 1882 da Frederic William Henry Myers e deriva dal greco τηλε, tèle (lontano) e πάθεια, pàtheia (sentimento). Come la precognizione e la chiaroveggenza, la telepatia fa parte delle cosiddette percezioni extrasensoriali o ESP e più in generale, di quello delle presunte "facoltà paranormali". Rientra nel campo di indagine della Parapsicologia.
Chi ha solo la capacità di ricevere tali sensazioni, immagini e parole, mostra una forma di “telepatia passiva”. Nelle forme di telepatia passiva, il soggetto funge solo da fonte ricevente o percipiente .
Si ha la “telepatia attiva” quando la persona funge da fonte trasmittente, proiettando il suo pensiero verso l’esterno o polarizzandolo su un bersaglio (persona) specifico.
“La telepatia di cui parlo io (che definisco telepatia passiva) è un fenomeno che non è sotto il nostro controllo e la possibilità di inviare o ricevere pensieri intenzionalmente, che io definisco telepatia attiva, secondo me non esiste”.
La ricezione o l'invio dei pensieri è una "facoltà" che ci accade e che non è possibile controllare. Se si tenta di controllare la telepatia essa non accade e le volte che accade, io la chiamo indovinare.
Sono i pensieri inconsapevoli che agiscono telepaticamente, ma proprio perché sono inconsapevoli non li possiamo controllare.
Però, come tutte le "Verità", queste, una volta dette si trasformano nel loro opposto e quella che era una verità diventa una bugia e viceversa.
Questo vuol dire che la telepatia sfuggirà sempre a qualsiasi controllo e questo la farà sempre apparire qualcosa di misterioso. Il mistero scompare nel momento in cui si diventa consapevoli dei "propri" pensieri.
Pinocchio di Comencini
Luigi Comencini, Ciccio Ingrassia, Nino Manfredi, Franco Franchi. Così si apriva il siparietto per me indecifrabile. Rimanevo incantato di fronte alla tv in bianco e nero. Mia nonna e mia mamma rigovernavano la cucina, ed io sognavo. Nulla poteva fermarmi, le pareti si dissolvevano e il mondo s'espandeva verso quando anch'io avrei lasciato le lignee spoglie e a cavallo delle note a dondolo di Fiorenzo Carpi, sarei volato tra le braccia del malinconico amore. Francesco
Temporary experience in Performance (Lux)
Per il secondo anno consecutivo il 10 novembre in Lussemburgo, si è tenuto il trunk show Melys presso il negozio Performance. L'affluenza è stata quella delle occasioni speciali, dove clienti e amici si sono incontrati per vedere la nuova collezione Melys e i nuovi colori dell'MM2M.
22/11/11 | 0 commenti
Intorno al fuoco. Antonello Venditti
di Francesco Tavanti
Con gli scout si cantava e vi si recitava dal calar del sole fino a notte inoltrata. Oggi il sabato e la domenica vi rifletto, intento a contenerlo ed alimentarlo, con le parti del bosco ostacolanti e inutilizzabili altrove. Nel primo e nel secondo caso, assumevo ed assumo una distanza proporzionale alla temperatura esterna. Ne sono sempre stato attratto, l’ho sempre temuto ed ammirato. La sua fiamma danzante vive fino a quando un leggero strato di cenere copre l’ardente cuore fino all’alba successiva. Occorre poco per farla ricominciare.
21/11/11 | 0 commenti
H&M By Versace (Avere)
di Maria Chiara Buccianti
Io ho
Tu hai
Egli ha
Noi abbiamo
Voi avete
Essi hanno
Eh si. Essi hanno esagerato, stancato. Un'altra volta.
Gli H&M stores di tutto il mondo hanno aperto oggi le porte alla limited edition firmata Versace. Come da copione centinaia di persone in fila, in attesa di potersi accaparrare un pezzo della collezione. Ho appena letto un report su Vogue.it, divertita e allibita su come alcuni siano disposti a far follie pur di esclamare "io ce l'ho!"
C'era chi ha trascorso la notte davanti alla saracinesca chiusa del department milanese, chi si è svegliato all'alba pur di assicurarsi un posto tra le prime file, chi si è armato di seggiolina e un buon libro per ammazzare il tempo.
Spesso e volentieri non nego sia capitato anche a me, anche esser definita Victim, Fashion Victim, fin quando il mio boss mi ha fatto vedere la cosa da un'altra prospettiva. E in effetti, oggi, io ringrazio lui, per avermi fatto scrollare questa etichetta di dosso. Preferisco stare a letto in una mattina fredda di novembre, con la mia bella coperta di cashmere, piuttosto che ansiosa al freddo, davanti ad un negozio ancora chiuso.
Per comprare cosa?! Ma soprattutto, dopo esser riuscita nell'impresa titanica cosa ti rimane?!
Guardo la collezione invernale alla quale stiamo lavorando, tocco le tirelle da poco realizzate e penso che il vero lusso sia la qualità, la passione e le lavorazioni manuali. Un susseguirsi di minuziose operazioni che danno vita ad un capo che racconta una storia, senza tempo, ma capace ogni volta di emozionare. Orgogliosa di lavorare a questo progetto e non uniformata alla massa, credo che oggi più che mai ci sia bisogno di un'esperienza di acquisto emozionale, piuttosto che una frenetica ricerca di un piacere frivolo e passeggero.
17/11/11 | 3 commenti
Olio Extravergine di Oliva in Toscana
di Francesco Tavanti
Ogni anno si ripete il rito della raccolta e della spremitura delle olive, per ottenere l'Olio Extravergine. Quest'anno è venuto a trovarci il mio carissimo amico Nicolas Katz, il quale oltre ad aiutare nella brucatura, guadagnandosi così alcuni litri del pezioso condimento, ha colto l'occasione per documentarne dei momenti. Nel suo lavoro, sono rimasto particolarmente colpito dal ruolo che hanno i vecchi nel tramandare la nostra cultura. L'amore che mettono nell'intero arco produttivo, fino a quando ciascuno torna a casa con le proprie taniche. Seguono foto:
12/11/11 | 1 commenti
Mar Bianco
di Francesco Tavanti
Mare leggermente mosso. A tratti scogli improvvisi, schiumati dalle onde, si stagliano, violenti granitici, sopra di esso, che si dirada ai loro margini. Pozze di bonaccia, in trasparenza, lasciano intravedere il fondo, dove strani coralli, dalle forme regolari e dalla disposizione disordinata, riflettono un mondo subacqueo degenerato. Quassu' nell'infinito, dove splende il sole, e da dove tutto appare immobile, non vorresti più tuffarti nei fondali melmosi dalle verdi spennellature.
With Or Without You. U2
Nel nord Europa, il 10 novembre, i negozi imbanditi di strenne natalizie, la gente che chiusa dentro i loro cappotti vaga immobile per la città. Francesco
10/11/11 | 0 commenti
Melys Open Day. Pink & Chic
di Maria Chiara Buccianti
Giovedì 27 ottobre si è svolto il primo Melys Open Day presso il nuovissimo spazio Pink& Chic Communication a Milano.
Una giornata dedicata alla presentazione della nuova collezione Primavera Estate 2012, durante la quale, tra un pasticcino e una tazza di the, è stato possibile imparare a sferruzzare, grazie alla preziosa dimostrazione di Maria Laura Sanarelli.
Alcune maglie della collezione Melys PE 2012 con inserti a uncinetto bicolor.
Maria Laura Sanarelli (a sinistra) durante una dimostrazione di
Melys Knit Lab Experience.
Maria Chiara Arona, titolare di Pink & Chic Communication
03/11/11 | 0 commenti
ahi ahi ahi ahi come sempre sei la descrizione di un attimo...
di Francesco Tavanti
In piedi e non curante vengo attraversato dal vento novembrino carico di ricordi. Nello zaino ho il kway che immediatamente indosso. Mi chiedo da dove venga e dove andrà. Io sono qui ad aspettarlo freddo, umido, repentino. Entro nel mio rifugio e mi faccio un caffè, mi leggo un trafiletto di un vecchio quotidiano, e guardo fuori l’ondata giallo arancione che si è abbattuta sulle vigne e sul bosco di querce. Mi prodigo alla conquista del poco, lo stretto e indispensabile necessario, per una vita ricca, esagerata che non mi basti proprio mai, come diceva il mio amico Vasco. Canticchio e fischietto intonando il cinguettio di chi tintinnando salta, simulando tra le foglie secche qualcuno ben più grande. Ancora tutti dormono, e i loro pensieri inconsci, lasciano libero lo spazio di chi come me vigila solo soletto. Ho sentito uno sbadiglio, che precede e segue il sonno e la veglia.
01/11/11 | 0 commenti
Downshifting
da Wikipedia
Semplicità volontaria è, in lingua italiana, il neologismo che definisce quello che, principalmente nel mondo anglosassone, viene chiamato all'interno del mondo del lavoro il downshifting - parte integrante del più vasto concetto del lifestyle, lo stile di vita, o simple living, del vivere in semplicità - ovvero la scelta da parte di diverse figure di lavoratori - particolarmente professionisti - di giungere ad una libera, volontaria e consapevole autoriduzione del salario bilanciata da un minore impegno in termini di ore dedicate alle attività professionali, in maniera tale da godere di maggiore tempo libero (famiglia, ozioso relax, hobbystica, ecc.).
La rivalutazione di antichi e nuovi valori, come una maggiore cura della forma fisica e psichica è alla base del fenomeno della cosiddetta semplicità volontaria che fa del downshifting uno dei propri cardini. Il fenomeno - che riveste già in paesi come Stati Uniti d'America e Canada aspetti socialmente rilevanti e pare essere destinato, secondo i ricercatori, a segnare il costume nel mondo del lavoro dei prossimi anni - appare essere trasversale in rapporto ai sessi, riguardando tanto maschi quanto femmine in carriera. Il postulato base, tuttavia, pare presupporre il fatto che lo stipendio eventualmente decurtabile sia di per sé sufficientemente congruo per cui un taglio più o meno elevato possa risultare in qualche modo sostenibile.
28/10/11 | 0 commenti
Lupus et Agnus. Fedro
Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l'agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: "Perché osi intorbidarmi l'acqua?"
L'agnello tremando rispose: "Come posso fare questo se l'acqua scorre da te a me?"
"E' vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole".
"Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato".
"Allora" riprese il lupo "fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie". Quindi saltò addosso all'agnello e se lo mangiò...
14/10/11 | 0 commenti
A Dangerous Method.
Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, Zurigo e Vienna sono lo scenario di una torbida storia di avvincenti scoperte in nuovi territori della sessualità e dell'intelletto. Ispirato a fatti realmente accaduti, A Dangerous Method getta lo sguardo sulla turbolenta relazione fra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung, il suo mentore Sigmund Freud e Sabina Spielrein, la bella e tormentata giovane donna che viene a interporsi tra loro. Nell'intreccio è coinvolto anche Otto Gross, un paziente incline alla depravazione e determinato a spingersi ben oltre i confini della morale comune. In questa esplorazione della sensualità, l'ambizione e l'inganno preparano la scena per il momento cruciale in cui Jung, Freud e Sabina si incontrano e si separano, cambiando per sempre il corso del pensiero moderno.
07/10/11 | 0 commenti
Someone like you. Adele
Ho sentito che tu
hai trovato una ragazza
e adesso
sei sposato
ho sentito che i tuoi sogni sono avverati
credo che lei ti abbia dato cose
che io non ti ho dato
vecchio amico
perchè sei così timido
non è come trattenersi
o nascondersi dalla luce
05/10/11 | 0 commenti
La recherche du temp perdu
di Francesco Tavanti
La luce che ridondava in mezzo alle vecchie colline, era nitida e calda. Il sole che affiorava verso le nove del mattino, rifletteva i suoi raggi sui vetri delle auto parcheggiate, fino al soffitto della mia camera, le cui finestre erano state aperte da mia mamma. Seguivo assonnato quella spada di luce, frastagliata dalle fronde degli alberi mosse dal vento. Poi mi alzavo e con me mia sorella, gli altri erano già andati, chi a fare le faccende in cucina, chi a fare la spesa da Maghì nella botteghina a pochi passi dal nostro portone, chi a pescare al fiume.
01/10/11 | 0 commenti
Museo Gucci
di Maria Chiara Buccianti
Questa sera passeggiando con amici in Piazza Signoria a Firenze son rimasta folgorata da un inaspettato gioco di luci proiettato sulla facciata di un palazzo.
C'è voluto poco più di un istante per realizzare che stavo guardando proprio il palazzo dove da qualche giorno sorge il nuovissimo Museo Gucci.
29/09/11 | 3 commenti
Parigi Pe 2012
di Francesco Tavanti
E' cominciata la settimana della moda a Parigi. La carovana è al suo ultimo atto. Dusseldorf, Tokyo, Londra, New York, Milano e infine qui dove è iniziata l'Haute Couture si chiude il sipario. Melys sarà in Rue de Rivoli, all'Hotel Saint James and Albany, fino al 3 ottobre, per presentare la nuova collezione Primavera Estate 2012. Ecco alcuni look in anteprima:
David Butali
di Francesco Tavanti
Chi è David? Boh, mah! Se me lo chiedeste, risponderei il padre di un amico di scuola di mio figlio. Se poi mi fermassi a riflettere su chi è oltre questo, proseguirei dicendo che è un Amante della fotografia. Un turista fotografo, uno che viaggia per catturare immagini, quelle delle città, delle spiagge di Fuerteventura, dell'Inghileterra della Norvegia o semplicemente di Trieste. Un sognatore, un Peter Pan un'essenziale ascoltatore. Uno con il biglietto low cost sempre in tasca, prossima destinazione? In novembre l'isola di Sky in Scozia. Quando è a casa, la domenica mattina si sveglia alle 5 per andare solo o con amici, a fotografare il sorgere della luce nelle foreste Camaldolesi. Se può andare il giorno prima, al calar della luce monta la sua tenda canadese, celandosi dietro la sua macchina fotografica che si interpone costantemente per lunghi periodi fra lui e il resto del mondo.
Tesori Preziosi
di Maria Chiara Buccianti
Venerdì mattina in Via Tortona, Milano, chiacchierare, camminare, guardare un negozio e scorgere dei rammagliatori in vetrina. Wow! Che stupore! Con Francesco andiamo a far colazione ma continuo a chiedermi cosa sia quel piccolo laboratorio che ho appena visto. Incuriosita entro. Mi accolgono delle signore sorridenti, disponibili, tutte indaffarate a cucire, stirare, rammendare. La Signora Annalisa Begini, titolare del maglificio, mi spiega di esser nel settore da 50 anni, non ha mai lavorato per conto terzi, ma con il passare del tempo è riuscita a crearsi una rete vendita di boutique affezionate che di stagione in stagione vendono la sua collezione. Solo i migliori filati per i capi che lei stessa disegna: cashmere, lana pettinata e cotoni, no alle mischie sintetiche. Sul tavolo ci sono alcune rocche colorate, Annalisa sta studiando come combinare i vari toni per creare un abito commissionato da una ragazza. Il suo punto di forza, infatti, è il Made to Measure, un servizio esclusivo che da sempre offre alle sue clienti.
Con lei lavorano quattro signore, ognuna delle quali svolge una mansione precisa: smacchinatura, rammaglio, confezione e stiro. È proprio dentro a questa bottega/laboratorio che le idee della Signora Annalisa prendono vita, si percepisce la grande passione per la maglieria, la scelta di rimanere fedeli all'alta qualità, al Made in Italy e alle lavorazioni artigianali rendono questo negozio una perla preziosa all'interno di via Tortona.
24/09/11 | 0 commenti
MELYS @ Vogue Fashion's Night Out 2011
Ecco le foto della serata Vogue Fashion's Night Out 2001, Melys presente con la collezione Fall Winter 20011-12 presso lo spazio Spigatree.
Le esclusive T-shirt Melys for VFNO 2011
L'etica e l'imperativo categorico di Kant
da Wikipedia
Il rischio di una morale utilitaristica come quella cui più tardi pervenne l'inglese Bentham, portò il filosofo a cercare il fondamento della morale in un comando non condizionale.
Dimostrato che la ragione che pretende di parlare dell'incondizionato cade in contraddizione, una fondazione razionale e non contraddittoria della morale doveva escludere un imperativo non condizionale. Kant arriva a concludere che la morale non è fondabile razionalmente ma che è un imperativo categorico che la volontà deve darsi liberamente.
20/09/11 | 0 commenti
What are you made of?
di Francesco Tavanti
Posto in cima ad uno scoglio questo vecchio verricello per recuperare le reti da pesca, mi ha colpito per essere stato costruito con delle parti in ferro e questa ruota dentata in rame.
Mentre il primo risulta corroso e "sfogliato" dalla ruggine, il secondo presenta una leggera ossidazione verde, conservando intatta la sua forgiatura. Ho riflettuto sulla nostra meccanicità e su parti di questa che con il tempo si disgregano, perdendo prima la funzionalità e poi una volta polverizzate, disperse dal vento. Mentre altri componenti, come la ruota dentata, rimangono inossidabili, attaccati alla parte che gli ha conferito il moto, fino al giorno in cui finalmente liberi, cadranno a terra sotto effetto della forza di gravità.
18/09/11 | 0 commenti
L'animale. Franco Battiato
E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.
10/09/11 | 0 commenti
VOGUE FASHION'S NIGHT OUT
di Maria Chiara Buccianti
Ci siamo! La tanto attesa terza edizione di Vogue Fashion's Night Out è alle porte e Melys sarà presente in Via Spiga, allo spazio Spigatree.
A partire dalle ore 15 Vi aspettiamo nel corner allestito per l'occasione, all'interno del quale potrete acquistare i capi della collezione autunno-inverno 2011-12, oppure creare la Vostra maglia personalizzata grazie all'esclusivo servizio MM2M. Una persona specializzata si occuperà di prendere le misure e consigliare su come rendere davvero unico il Vostro capo.
Dalle ore 19.00 fino alle 23.30 potrete acquistare la t-shirt Limited Edition creata per VFNO. Il ricavato della vendita andrà a favore dell'Associazione Amici di Brera, per ristrutturare le cascine intorno Milano.
Sarà una notte all'insegna dell'esclusività, Are you ready to be there?
Per maggiori info
www.vfno.it
06/09/11 | 0 commenti
Giostra del Saracino
di Francesco Tavanti da Wikipedia
La Giostra del Saracino è una rievocazione storica medievale che si svolge nella città di Arezzo. Vi partecipano i quattro quartieri in cui è suddivisa la città, ovvero: il Quartiere di Porta Crucifera il Quartiere di Porta del Foro, il Quartiere di Porta Sant'Andrea e il Quartiere di Porta Santo Spirito, corrispondenti a quattro porte della cinta muraria rinascimentale. La Giostra del Saracino si corre in Piazza Grande il penultimo sabato di giugno (edizione notturna) e la prima domenica di settembre, in contemporanea della Fiera Antiquaria.
03/09/11 | 0 commenti
Calore
di Francesco Tavanti
Fluido, vischioso e vaporoso. Come uno stagno a pochi centrimetri dal suolo muta su se stesso.
Biennale di Venezia 2011, appunti di viaggio.
di Mauro Falsini
E’ variamente, leggermente diversa, Venezia, durante uno dei suoi qualsiasi periodi dell’anno. E’ vero, i turisti fanno sempre la loro bella presenza e sembrano essere il fulcro vitale di questa città sempre più in mano agli stranieri a discapito dei nativi, che da qualche decennio stanno scappando verso lidi più comodi.
E’ anche vero che qua e là si intravedono vecchiette irriducibili blindate all’interno di appartamenti poco luminosi, seppure invidiabilmente romantici, che distinguono e manifestano la loro fierezza nei confronti di chi riconoscono non far parte della loro comunità.
21/08/11 | 1 commenti
Il canto d’agosto
di Francesco Tavanti
Steso sonnecchiando, ai margini di una lunga finestra estiva, ascolto la quiete pomeridiana, rotta dal suono delle stoviglie. Come un platonico Canto del Cigno, anche questo pomeriggio con il suo calore e la sua lucentezza, sembra esprimere tutto ciò ancora non detto durante l’estate; ed illudendo il suo proseguimento, presagire l’inverno.
Resistenza estrema di questa stagione e felicità inconfessabile di una natura arsa e impaziente d’affondare la sua bocca nell’oasi autunnale, è un tributo al passato e annunciazione per opposto del futuro. E come una cerimonia finale, proclama senza eseguirlo, la chiusura del sipario.
Up patriots to arms. Franco Battiato
Il 9 settembre ad Arezzo, presso l'Anfiteatro Romano, tappa del tour estivo "Up patriots to arms".
19/08/11 | 0 commenti
Vecchie riviste
di Francesco Tavanti
L'agosto e' tempo di riviste, di gossip interpretati da politici, industriali, sportivi, starlette ed infine, ma solo infine da persone dello spettacolo propriamente inteso.
Ogni anno, quando si rientra per le vacanze estive, nella casa di villeggiatura, si ritrovano i settimanali degli anni passati. Quel futuro li paventato e' passato, come certi amori in quelle pagine sfocati, sono prima diventati nitidi e poi scomparsi senza lasciar traccia.
Una cosa curiosa (lo dico come fatto di costume) e' che tanti volti, dopo vent'anni sono ancora qui, invecchiati al solito posto. Qualche pubblicita' di automobili alla moda, qualche redazionale, qualche festa dove belli ed abbronzati brindano con una flute di Champagne. Ma e' la rivista in se che spiegazzata ed ingiallita, in bagno o in salotto mi odora di quegl'anni. Mentre la sfoglio penso: a chi, come e dove ero, a cosa facevo in quell'estate. Chi c'era della famiglia, quali amici e quali amori. Anch'io mi scopro qui al solito posto.
15/08/11 | 0 commenti
Pioggia
di Francesco Tavanti
Piove. Cade intensa frusciando. E ruscellando se ne va torbida di terra e pensieri fino a scomparire nelle fessure prodotte dalla sua assenza. Corre veloce, per poi trasalire lenta nei prossimi giorni, quando il sole tornera' a splendere. Tutto il resto puo' attendere, tutto si puo' procrastinare al suo cospetto. Raramente qualche tuono rinvigorisce d'intensita' la battente, e qualche strano pensiero sulla fine dell'estate sembra prendere consistenza. Dalla finestra aperta arriva una brezza fresca e leggera che mi accarezza il viso. Ora anche il suono metallico delle campane a festa, che appena interrotto, perdura vibrante nelle gocce sospese, distogliendole dalla loro verticale traiettoria. La sua ingombrante presenza si sostituisce nello spazio, solitamente assediato da aride riflessioni, provocando uno stato leggiadro.
Le nuvole si diluiscono dai toni più scuri, sono più luminose, anche la pioggia diminuisce d'intensita' e qualche cinguettio riappare nell'aria. Fra poco ciascuno dovra' tornare ad occupare, quel vuoto d'acqua, con importanti ma futili "cose da fare".
Festa di Ferragosto
di Francesco Tavanti
Metti il 14 di agosto in una balera all'aperto. Suona il Mambo, chi da solo chi in coppia, ballano l'irriverenza alla quotidianita' di un lontano smemorato recentissimo passato o futuro, poco importa. Hic et nunc. Al margine della pista da ballo mi diverto a guardare i partecipanti. L'abbigliamento, l'eta', il partner e lo stile. Ma ancora più interessante e' indugiare sul cocktail di questi elementi. Provo ad immaginarmi ciascuno nella propria vita quotidiana. E' divertente vedere il volti divertiti, del prima durante e dopo. Con gli occhi lucidi di un fanciullo trovo compiacimento, nel respirare, osservare ed ascoltare tanta genuina festa, scesa dalle montagne.
14/08/11 | 0 commenti
Rifugio Brentari
di Francesco Tavanti
Il rifugio Brentari è situato a 2473 m slm, nella Cima d’Asta, al centro del complesso montuoso del Lagorai. Dedicato ad Ottone Brentari (autore della prima guida del Trentino), si erge nel ciglio della diga morenica naturale, che contiene l’omonimo laghetto. Inaugurato il 24 agosto 1908, è stato successivamente; prima ristrutturato dopo la prima guerra mondiale, poi recentemente ampliato fino ad essere portato a 60 posti letto rispetto ai 18 iniziali. Salendo attraverso il sentiero CAI 326 ci si arrampica per circa un’ora lungo una spettacolare cascata monolitica di granito, che con un fronte molto ampio arriva direttamente alla malga Sorgazza nella valle sottostante.
Birkenstock
di Francesco Tavanti
Ci sono oggetti destinati a cambiare il gusto estetico, uno di questi sono i Birkenstock. All'inizio sembravano disarmonici, disfunzionali per persone un po' strane. Eppure in quella silhouette goffa da "tedeschi", rilegando i Birkenstock a simbolo di una subcultura comoda ed ecologica ma non certo di stile, c'era una visione.
I "tedeschi" avevano capito prima di noi questa filosofia! Dando una "forma" a valori quali: la natura, l'ortopedia hanno ridefinito un canone estetico ed uno stile di vita. La prima volta che li vidi, mi sembrarono tanto brutti e privi di buon gusto. (Siamo noi italiani che nel tempo l'abbiamo sdoganati da sandalone naturalistico elevandolo ad oggetto snob). Eppure il ricordo mi accompagnò per diverso tempo interrogandomi di frequente sul loro significato. L'avevo visti il 25 aprile del 1990 ad una donna bella ed evidentemente disinteressata ad una sorta d'omologazione estetica. Questo mi incuriosi, iniziai a capire che seppur l'abito fa il monaco, quel monaco puo' essere differente da tutti gli altri. Capii che i Birkenstock avevano una disarmonica armonia e un'anima del tutto simile a quella di chi li indossava.
Albergo Miramonti
di Francesco Tavanti
Dalle Alpi fino alla punta calabra, passando per il litoraneo appennino, l'Albergo Miramonti appare nelle più belle cartoline italiane. Nelle Dolomiti lo troviamo spesso appena fuori dal villaggio, dove collocato in mezzo ad un prato fiorito, contempla nelle belle giornate, il panorama oggetto etimologico del suo nome. Lo immagino nei mesi di maggio e giugno, con i balconi traboccanti di policromi Gerani, mentre una Lancia Aurelia o un autobus Granturismo si inerpicano con meta fino ad esso. Una cucina semplice e genuina, come semplice e caratteristica l'accoglienza e la camera. All'indomani al risveglio caffè latte, pane abbrustolito con burro e marmellata di mirtilli, come viatico per una giornata all'insegna di sospese camminate.
23 luglio 2011
di Francesco
Era l’estate, quella di fine luglio, quella con il cielo limpido e le nuvole sparse dal vento. Era spassosa, divertente, esagerata, curiosa e appassionata. Era la Francia, era il viaggio, era un romanzo quello della sua vita e della tua. Era il suo francese perfetto, le sue parole crociate, i solitari con le carte. In cucina era il coniglio, la macedonia e la panzanella. Era il lavoro, attento, meticoloso al punto da sembrare maniacale. Era forte perché temprata dalla guerra e dalla fame. Era e continuerà ad essere mia nonna.
23/07/11 | 1 commenti
Come un ciliegio
di Francesco Tavanti
Il cielo stellato è come un ciliegio pieno di frutti. Per andare a prenderne uno ci devi salire, rischiando di sbucciarti, cadere o essere visto. La paura, la pigrizia e l’orgoglio sono sentimenti necessari per capire quanto desideriamo quella stella.
21/07/11 | 0 commenti
L'arrivo a casa. da: "Graissessac"
di Francesco Tavanti
Una volta spento il rumore del motore e dello stereo, la musica del gruppo svedese, continuava a risuonare nelle mie orecchie e ad accompagnare i miei sogni. Rimaneva nell’anima, affossandosi lentamente fino ad essere riascoltata per altre innumerevoli volte nei giorni successivi durante le gite quotidiane. Mio nonno prendeva le chiavi dal cassettino laterale della portiera, poi scendeva e si sgranchiva le gambe. Qualche volta non facevamo in tempo ad arrivare che qualcuno si era già fermato a parlare, accogliendoci con sincero affetto. Si dirigeva verso la porta, verso il coperchio del cofanetto, che fra poco avrebbe iniziato a suonare come un Carillon, e infilati gli accessi nella toppa, faceva girare il chiavistello. Uno, due, tre giri amplificati dalle stanze infinite. Poi l’anta di destra si apriva verso l’interno, e un vento d’aria fresca mi soffiava nel corpo accaldato. Entravo, il corridoio centrale era avvolto nella penombra. Un odore di chiuso, di polvere e di umido riempivano le mie papille olfattive, anche loro avare nel non perdere niente, a raccogliere ciascuna emissione anche la più impercettibile. La casa ci stava aspettando, desiderava che spalancassimo le finestre, voleva riaprire gli occhi allargare i polmoni, disintossicandosi della solitudine accumulata nei lunghi mesi invernali. Dovevamo togliere i lenzuoli dai mobili, tagliare l’erba del giardino, caricare l’orologio a pendolo. Voleva sentire i nostri schiamazzi, l’odore del cibo, lo sciacquone scendere. Rivedere gli amici dei miei nonni, che in processione uno dopo l’altro, sarebbero venuti a trovarci.
Container
di Francesco Tavanti
Al Museo Kunstpalast di Dusseldorf in questi gg c'è una mostra sull'uso architettonico dei Container. L'impiego di tali moduli a scopo abitativo di vario genere, come alternativa alle costruzioni tradizionali è un modo per riciclare nella funzionalità ciò che era nato per altri scopi.
I container di dimensioni standard cm 6068 X 2438 vengono usati come una sorta di Lego, i cui attacchi sono rappresentati da strutture supplementari di vario genere, come rampe di scale, verande e passaggi dall'uno all'altro.
Autostrada dei fiori
di Francesco Tavanti
I pensieri corrono tortuosi, sospesi tra luci ed ombre, stretti tra realtà e fantasia. E mentre calano le tenebre le ombre si illuminano.
20/07/11 | 0 commenti
Io cammino
di Francesco Tavanti
Il rumore disordinato delle tazzine che si ordinano sopra la macchina del caffé, le sedie capovolte sui tavolini, il pavimento marmoreo sotto il porticato bagnato per cancellare le macchie di una notte beona, la voce in sottofondo di un dj. Ma anche il fruscio del giornale sfogliato senilmente. La città si sta risvegliando, il sole splende in una giornata tersa, l’edicolante appende le locandine fuori dal chiostro, io cammino.
Come risacca
di Francesco Tavanti
Come risacca, dal mare d’autunno, arrivano i primi moniti. La luce dei lampi illumina il cielo sopra le nuvole, e un vento freddo spazza via l’afa estiva. Le peripatetiche notti sembrano già un lontano ricordo, e le oniriche giornate un’esperienza necessaria. Torneranno i giorni caldi, forse anche più caldi di quelli vissuti fin qui, ma la promessa dell’estate quella no. Contemplare, senza necessariamente trovar le ingannevoli parole, nelle tarde notti mattutine, e nelle sempre nuove sere pomeridiane.
Sally. Fiorella Mannoia
Quando si dice che per ogni grande autore ci vuole una grande interprete. Senza nulla togliere alla versione del grande Vasco, ritengo che la Mannoia (forse perché donna) riesca a dargli un'anima. Che bel rumore...
16/07/11 | 0 commenti
Non posso
di Francesco Tavanti
Non posso illuminare un giorno che non vuole sorgere, alimentare un fiume che non vuole sgorgare, posarmi come rugiada su un fiore che non vuole sbocciare.
Ciabatte
di Francesco Tavanti
Ho sempre amato l’essenzialità di questi giorni dell’anno. Ciabatte e pantaloncini, gelati e giri a vuoto con la Vespa. L’effervescenza luminosa delle povere lucciole (raccolte a manciate per far monetine) e il frinire graffiante delle cicale. Le ciliegie e le grandi fette di cocomero. Le sere a chiacchierare, becerare, spettegolare all’ombra di un lampione. Immergere il naso in questa corolla in fiore, e aspirarne avidamente il profumo, non senza qualche screziatura di malinconia, al pensiero che presto appassirà.
La battitura del grano
di Francesco Tavanti
Quella superficie piatta ed infinita, si estende nell’entroterra fino a perdersi nelle colline coperte di olivi e lecci. Mi è dolce lasciarmela alle spalle, quando da Grosseto si va verso Siena. Mi ricorda la campagna di Bésiers, e quella propaggine del mare prima di perdersi nelle vecchie colline. C’è anche la luna rosseggiante, che come una lampada d’arredo, sta appesa la di fronte.
Il caldo notturno di metà luglio, fa si che stando fuori a frascheggiare, sembri di essere all’interno di un’abitazione, tanto il tepore assomiglia a quello che si trova nelle case d’inverno. E’ facile perdersi all’imbrunire, nascondersi in una notte che non ti copre mai abbastanza, per poi riapparire all’alba, dopo poche ore. Ogni piccolo paese è in festa, la stessa che si faceva allora dopo la battitura del grano. Nell’aia si imbandivano lunghe tavolate, d’ogni ben d’Iddio. Tipico era mangiare l’Oca, Ocio in aretino. Le tagliatelle venivano condite con il suo sugo, e poi teglie appena tolte dai forni a legna, si posizionavano a distanze regolari. La fisarmonica accompagnava balli e canti, illuminati dalle lanterne e dalla luna.
L’Istinto
di Francesco Tavanti
Nulla ha a che vedere con l’intelligenza, neppure con l’astuzia o con l’esperienza. Lui è un errante solitario, istantaneo, e spesso infallibile. Al suo seguito, i signori menzionati sopra, loro si, che di sbagli ne fanno. Poi con quelle lungaggini; di chi è insicuro e non sa decidere, di chi cede ai propri desideri e alle proprie debolezze.
Lui si serve dell’olfatto per gli odori che non ti aspetteresti, della vista che capta i movimenti impercettibili dell’occhio altrui, dell’udito che scova i toni vocali ipocriti, e del tatto che come ultimo razio si spinge, la dove osano gli intrepidi. Il gusto quando può esercitarsi non lascia ombra di dubbio. Spesso lo si associa al mondo bestiale, forse perché in essi non filtrato dalla razionale esperienza.
Vorrei fidarmi di più di questo amico, abbandonarmi a lui, e con lui errare per non più Errare.
15/07/11 | 0 commenti
San Sebastián
da: Wikipedia
San Sebastián, è una città situata nella Spagna nord-orientale che conta circa 185.510 abitanti. È il capoluogo della provincia di Guipúzcoa, parte della comunità autonoma dei Paesi Baschi.
Sorge sul mar Cantabrico, alla foce del fiume Urumea, a circa 20 km dal confine con la Francia. Il pittoresco lungomare di San Sebastián, con le spiagge di Ondarreta, Zurriola e La Concha, la rendono una popolare località turistica.
11/07/11 | 0 commenti
Pitti Yarns Moments
di Maria Chiara Buccianti
Si è conclusa oggi la 69 esima edizione di Pitti Filati, fiera di riferimento del settore di filati per maglieria. Insieme a Marco ed Elena Sanarelli, titolari della Mely's Maglieria, abbiamo fatto una fugace visita per osservare le tendenze proposte per l'autunno/ inverno 2012/ 2013.
Elena Sanarelli, insieme ai designers Pierluigi Fucci (a sinistra), curatore e ideatore dei capi esposti presso lo stand BOND-IN, e Cesare Fabbri (a destra) stilista della collezione MELYS primavera estate 2012.
Maria Chiara Buccianti ed Elena Sanarelli insieme ai designer Massimo Molina (a sinistra) e Filippo La Rosa, ideatori del concept per la Filatura Ilaria, realizzato insieme al prezioso aiuto di Laura Gallorini.
07/07/11 | 0 commenti
Wake Me Up When September Ends. Green Day (2004)
di Lolo
Bellissimo brano del 2004 tratto dall'album American Idiot. Il video parla della guerra in Afganistan.
Segue testo e traduzione.
Riecco il 21
di Francesco Tavanti
Ancora con il numero 21. L'ho rincontrato non solo nel mio cellulare che segna le 21:21, ma mi è sembrato in alcune altre cose, il cui denominatore comune potrebbe essere riconducibile alla fine e all'inizio. Come celebra l'ultimo libro di Tiziano Terzani, "la mia fine è il mio inizio". Questo post lo impost-erei come una sorta di decalogo. Il primo punto sono i solstizi che ricadono il 21 giugno e il 21 di dicembre. Guarda caso quest'ultimo è anche la data del..., nel calendario Maya. I puntini stanno a significare un qualcosa che non sappiamo; e non mi riferisco se accadrà qualcosa, ma se così fosse cosa accadrà. Il secondo punto è la canzone di Venditti "21 modi per dirti ti amo". I terzo è la maggiore età di una volta, rimasta ancora nel calcio ed in altri sports. Il quarto punto è la "trisonomia del cromosoma 21".
04/07/11 | 0 commenti
Gloria Campriani
di Francesco Tavanti
Ho conosciuto solo recentemente Gloria Campriani. L'occasione si è presentata con la mostra d'arte "Tirar le Fila" di cui lei è artista mentre Melys è sponsor. Abbiamo parlato un pò, del suo approccio al mondo dell'arte, di quando ancora conciliava il lavoro alla sua passione, e di quando decise di dedicarsi interamente a quest'ultima. In concomitanza della mostra, abbiamo deciso di mettere un'istallazione in azienda, perciò con Gloria ci siamo trovati a Casole d'Elsa, dove dimorava un suo "Albero" rimasto li dalla precedente mostra.
03/07/11 | 0 commenti
Parelli Natural Horsemanship
From: Wikipedia
Parelli Natural Horsemanship (also known as Parelli or PNH) is a program of natural horsemanship, created by Pat Parelli.
Parelli Natural Horsemanship is a program that uses an approach to communicating with horses based on natural equine behaviors, to achieve trust and respect in the horse/human relationship. PNH methods are mentally, emotionally and physically similar to the ways that horses act with one another within a herd.
PNH allows for thresholds, boundaries and fears for both horse and human, and encourages issues to be worked through, using mutual communication, leadership and love. Key components in this are attitude, knowledge, tools, techniques, time and imagination. In the program, it is recognized that both the horse and human have responsibilities in the partnership.
02/07/11 | 0 commenti
Castiglione della Pescaia
di Francesco Tavanti
Castiglione della Pescaia, pur appartenendo a quelle località di villeggiatura abitate tutto l'anno, differisce sensibilmente da quelle citate precedentemente in questo blog. Nizza, Biarritz, Forte dei Marmi. Castiglione della Pescaia, si affaccia nella costa meridionale della Toscana. Lontano dalle strade di grande circolazione, è adornato da una bellissima macchia mediterranea, oltre che da una chilometrica pineta costiera. La torre e la cinta muraria, di origine mediovale, dominano un turchese e scintillante Tirreno. Da qui si scorgono le isole dell'arcipelago, e tutto il golfo di Grosseto fino all'Argentario.
Dicevo, diversa dalle altre precedentemente citate, perché pur attraendo un turismo di elite, conserva una naturalezza selvatica, tipica della Maremma. Chi la raggiunge cerca una vacanza facile, a contatto dei colori, odori e sapori della Toscana. Da segnalare il paesino di Tirli, famoso per i suoi ristoranti dove si cucina il cinghiale. Castiglione della Pescaia è a pieno titolo una vacanza mare e monti.
28/06/11 | 0 commenti
Tirar le fila
Dal 28 giugno in via Oberdan ad Arezzo, presso la galleria d'arte Rielaborando, si terrà una personale dell'artista Gloria Campriani. La scultrice-tessitrice si ispira alla Fibre Art per esprimersi con una tecnica mista innovativa che prevede l'utilizzo di fili e colori acrilici. Il suo linguaggio artistico, inoltre, mostra un contenuto di tipo concettuale. Melys sponsor unico, parteciperà nella sera di giovedì 14 luglio, con un kintcafé aperto a tutti coloro che vorranno iniziare a sferruzzare.
orario: da martedì a venerdì ore 17,00 - 19,45; sabato 16,30 - 19,45; prima domenica del mese 15,30 - 19,45; chiuso il lunedì
vernissage: 28 giugno 2011. ore 18,00
curatori: Daniela Meli
autori: Gloria Campriani
27/06/11 | 0 commenti
Padre Madre. Cesare Cremonini (2002)
di Lolo
Stupenda canzone di uno, a mio avviso, dei pochi nuovi geni della musica italiana. Bella anche la parte del video in cui si vedono le immagini reali di Cremonini e famiglia (tra l'altro il babbo è il Cremonini dei salumi, non proprio un poveraccio...).
If you leave me now. Chicago 1976
If you leave me now, youll take away the biggest part of me
No baby please dont go
If you leave me now, youll take away the very heart of me
No baby please dont go
A love like ours is love thats hard to find
How could we let it slip away
Weve come too far to leave it all behind
How could we end it all this way
When tomorrow comes well both regret
Things we said today
A love like ours is love thats hard to find
How could we let it slip away
Weve come too far to leave it all behind
How could we end it all this way
When tomorrow comes well both regret
Things we said today
If you leave me now, youll take away the biggest part of me
No baby please dont go
Oh girl, just got to have you by my side
No baby, please dont go
Oh mama, I just got to have your lovin, yeah
Weve come too far to leave it all behind
23/06/11 | 0 commenti
Lucciole
di Francesco Tavanti
Perlage luminosi, verso le sorelle maggiori se ne vanno. E scompaion a tratti per riapparir in altro punto, cosi facendo ed errando, si aspetta che la notte serale mano a mano lasci il posto al silenzio mattutino.
22/06/11 | 0 commenti
Solstizio d'estate
di Francesco Tavanti
Questa la notte più lieve.
Candida e nitida come un'infante, rinchiusa su se stessa,
da domani, lentamente uscirà dal bozzolo,
distenderà le ali grinzose sul giorno caldo ed ignaro del suo ciclico destino.
Il giardino nella corte
di Francesco Tavanti
Quel merlo tintinnando andava salterellando nel mio giardino, come pensieri immaturi, incapace di volar via oltre il quadrilatero murario. Ogni giorno il padre e la madre vengono a nutrir il puberando piumato, in attesa che una nera e lucente livrea lo rivesta, e lo innalzi, per mirar questo luogo oramai abbandonato.
La descrizione di un Attimo. Tiromancino (2000)
di Lolo
Una delle più belle canzoni dei Tiromancino, che credo Francesco apprezzerà molto, con un Mastrandrea nel video a dir poco fantastico...
19/06/11 | 1 commenti
The Logical Song. Supertramp
di Francesco Tavanti
All’inizio eravamo come corpi celesti in movimento costante, senza attrito. Poi senza accorgersene veramente, cambiammo direzione, ci ritrovammo in mezzo a nebulose dense, ignari del motivo. Quando sembrava doversi abituare a questa condizione, quando lo scontro era sempre più frequente, si aprì uno squarcio da dove poté vedere quel mondo da tanto tempo abbandonato.
Apparentemente uguale al precedente, ma profondamente diverso per la presenza di un sostanza “allora” assente. La consapevolezza. Uno stato di coscienza superiore, del proprio universo. Una condizione che poteva finalmente salvarlo.
17/06/11 | 1 commenti
Grano notturno
di Francesco Tavanti
Ci risiamo, è una di quelle notti speciali, con la luna semi piena, il grano alto dorato e l’aria tiepida. La gente per le strade fino a tardi. Il frinire delle cicale, ed i ricordi che si sovrappongono, in un’emozione che può essere solo vissuta. Si cerca ma non si può conservarla. L’anno prossimo tornerà carica di ricordi.
14/06/11 | 0 commenti
Volpi
di Francesco Tavanti
Come sentinelle allarmate dal segnale di un nemico, scorazzano avanti e indietro, su e giu, dentro e fuori dalla tana. Durante il giorno è un buco nel terreno, la cui visuale interna, è presto ostruita da una curva necessaria alla privacy familiare. All'imbrunire escono, dirigendosi d'istinto nella scarpata del piccolo rio, anch'esso in questo periodo popoloso di varie specie animali. Infatti pur essendoci solo qualche decina di centimetri d'acqua, vi si possono scorgere: orde di pesci, qualche gallinella d'acqua con i pulcini appena nati, un serpe intento a prendere il sole e alcune nutrie. In questo biotipo loro si collocano all'apice della catena alimentare. Escono la notte, come tutti i predatori. Aspettano che gli altri abitanti si appisolino, per poi coglierli impreparati e mangiarseli tutti insieme. La loro proverbiale furbizia, credo che si riferisca all'attenzione e alla scaltrazza con cui si muovono. Sembrano valutare ogni singola possibilita', prima di decidere d'impulso. Sono sicuramente rutinarie nelle attivita' esterne alla tana, effettuano ripetutamente lo stesso tragitto, comunicando costantemente con gli altri commilitoni.
13/06/11 | 0 commenti