Lanificio di Stia



Antico è certamente l'esercizio dell' arte della lana a Stia, non solo legato alle necessità locali ma inteso come industria con la ricerca di un proprio mercato anche se locale. Abbondante è la documentazione che prova l'esistenza di gualchiere, tutte situate lungo il torrente Staggia. Un particolare sviluppo lo conobbe a partire dalla seconda metà del Settecento, per proseguire, pur tra crisi e travagli, per quasi due secoli, fino intorno al 1950.
I primi che forse superarono la lavorazione artigianale per imprimere alla stessa un carattere spiccato di imprenditorialità furono i Ricci che alla fine del settecento, rilevate anche attività altrui, costituirono una vera e propria fabbrica in senso moderno, seguiti poi dai fratelli Beni che si impiantarono nei locali della vecchia cartiera della famiglia Piccioli. Particolare sviluppo ebbe il lanificio dei Ricci che tuttavia nel 1848, per una molteplicità di motivi, cessò l' attività che venne ripresa nel 1852. Società di Lanificio di Stia che ebbe per direttore Marco Ricci e che nel 1858 allargò la base societaria e finanziaria passando da un capitale di lire 50.000 a lire 150.000 ed occupando una media di 140 operai con una produzione di circa 40.000 metri di tessuto. Questa Società si sciolse nel 1862 ed ad essa subentrò Adamo Ricci insieme al cugino Ottavio. Dotato di esperienza nel settore e di capacità imprenditoriale il Ricci seppe imprimere alla sua attività un ritmo moderno sia sotto l'aspetto produttivo che commerciale pervenendo ad una Posizione di primaria importanza in Italia con l'impiego di circa 450 dipendenti.
Nel 1870 Adamo Ricci si separò dal cugino e diede nuovo impulso alla sua attività curando in particolare l'introduzione dei telai meccanici e la razionalizzazione degli impianti: il lanificio era formato da cinque complessi con una superficie complessiva di 23.000 m' e una produzione media di 220.000 metri di tessuto con l'impiego di circa 500 unità lavorative.
Dopo la morte del Ricci avvenuta il 24 marzo 1888 il lanificio entrò in crisi sfiorando il fallimento nel 1893. Alcuni creditori costituirono nel 1894 la Società Anonima p.a. denominata "Lanificio di Stia" che diede un nuovo impulso all'attività tanto che alla fine del conflitto 15/18 gli operai impiegati erano ancora 500 nonostante i progressi tecnici dei telai che permettevano una produzione di 700.000 metri di stoffa all'anno. Nel periodo fra le due guerre il Lanificio di Stia resse la concorrenza entrando invece in una crisi irreversibile dopo l'ultima guerra che condusse alla cessazione dell'attività principale nel 1979.

 

1 commenti:

Dylan@66 ha detto...

..è un edificio stupendo ancora oggi. cadente per molto tempo per fortuna lo stanno ristutturando. bellissime le foto che hai messo.