La Svezia di Stieg Larsonn



di Daniela Rosadini

Se il primo posto della classifica dei libri più venduti d’Europa nel 2008 è stata occupata da “Uomini che odiano le donne” firmato dallo svedese Stieg Larsonn un motivo ci sarà.
Non siamo evidentemente di fronte all’ennesimo caso di banale giallo, bensì a un vero e proprio fenomeno letterario da oltre 10 milioni di copie nel mondo.
Il genere è sì uno dei più amati dal grande pubblico, ma la figura del protagonista Mikael Blomkivist, unita agli scenari svedesi a tratti inquietanti ed intriganti, fanno di questa Millennium trilogy (Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava con il fuoco, La regina dei castelli di carta) un lavoro degno del Glass Key e del premio dell’accademia svedese del poliziesco.
La coprotagonista della trilogia, Lisbeth Salander, è stata considerata l’“icona letteraria” del nuovo millennio, piace alla gente perché a differenza di tanti nella sua condizione è una che non molla mai, non cede, non rinuncia. In un certo senso è una vittima, ma non si autocommisera e cerca di reagire alle violenze; sadismo e perversione si uniscono in un crescendo di tensione e suspance dove la storia “scomoda” di un Paese per decenni considerato modello di civiltà viene a galla con tutte le sue ombre.
Uno dei punti di forza dell’opera di Larsonn è la sorprendente capacità di coniugare le caratteristiche del triller a un’acuta descrizione della società moderna con le sue contraddizioni facendo emergere l’importanza della memoria, del passato e del modo in cui la Svezia si rapportò con la Germania nazista. Tutti elementi che finiscono per influenzare i tempi moderni ed il presente dei vari personaggi. Il messaggio che ne deriva è sconcertante: “la società contemporanea, ancora caratterizzata da forme di potere patriarcali, può essere crudele nei confronti delle donne” .
Ancora più sorprendente è che a raccontare questo non sia stato un uomo qualsiasi ma un esperto conoscitore di organizzazioni di estrema destra e neonaziste, consulente di Scotland Yard e del Ministero della Giustizia svedese.

 

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