Novembre



di Francesco Tavanti

Piove, piove e ancora piove. Piove come ogni anno in questo periodo. E mi chiedo ma da dove viene tutta quest'acqua!? Dove sta lassù, sembra incredibile che non si esaurisca mai. Mi chiedo anche; ma se il getto a doccia si rompesse e d'un tratto tutto il contenuto che sta in cielo cadesse come uno Tsunami sulle nostre teste!? E poi stop, basta, fino al prossimo anno quando il bacino aereo si sia ricostituito di nuovo, asceso per mezzo di quelle giornate spendenti e calde, che risucchiano dalla terra, dal mare, dalle piante dagli esseri viventi ciò che poi dovrà restituire. Esco e come un seme caduto nella terra, mi bagno intento a far marcire l'epicarpo coriaceo che mi protegge, impedendomi di germogliare. Ci sarà ancora bisogno del calore dell'amore, per mostrare la promessa che porto dentro.

 

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