Vulnerabilità



di Anonima

La vulnerabilità può essere definita come uno stato dell’anima (o animus). E’ la condizione di una particolare anima che tende all’espansione, dall’interno verso l’esterno, ovvero dal mondo interiore al mondo esteriore, quello dell’esperire.

L’espansione determina la capacità e la necessità di inglobare gli elementi di vita che si incontrano durante l’espansione stessa, che non è altro che sperimentare il mondo esterno fatto di tante situazioni e tanti tipi di uomini e donne con un atteggiamento di apertura incondizionata a tutto.
L’espansione è, se così si può dire, controllata da una membrana che delimita come una porta, i flussi che entrano ed escono tra l’interno e l’esterno.
Alcune anime hanno la caratteristica di essere dotate fin dalla nascita di una membrana permeabile che fa sì che tutti gli elementi presenti nel mondo dell’esperienza possano penetrare nel mondo interiore senza essere filtrati.
L’anima vulnerabile lo è all’origine perché è attraverso la vulnerabilità che essa può accogliere ogni tipo di stimolo (tutta la gamma dei sentimenti e delle emozioni), plasmandosi attraverso l’elaborazione creativa degli elementi in entrata. L’anima contiene in origine, per la sua natura stessa, dei centri staminali che sono suscettibili ad evoluzione. Ciò comporta però, che accogliendo tutto ciò che passa attraverso la membrana permeabile, alcune situazioni del mondo esterno possono lasciare cicatrici dolorose più o meno evidenti, a volte profonde che possono inficiare la purezza originaria di un’anima vulnerabile.
Perché dunque qualche anima ha quest’attitudine?
Non credo di poter dare una spiegazione esaustiva ma dopo aver riflettuto a lungo sui perché di questa condizione, sono arrivata alla conclusione che alcune anime tendono per istinto allo sviluppo completo degli elementi che la costituiscono, attraverso la ricerca continua della verità e del perché dell’esistenza. E’ una propensione a sviluppare tutti i talenti innati perché essa possa esprimersi in modo armonico e completo, tendendo ad un ideale di bellezza che non ha niente a che vedere con i parametri degli uomini di mondo. Se non fosse così non sarebbe possibile per un’anima sì fatta resistere alle difficoltà della vita e al conformismo di tutti i giorni, che tendono in continuazione a sopprimere l’espansione di esistenza.
E l’ideale di bellezza e bontà che è all’origine, e fa sì che nonostante tutto, c’è sempre la tensione all’espansione.
L’anima vulnerabile deve essere protetta perché se si trova in situazioni opprimenti, potrebbe morire, ma per fare ciò si deve agire sulla membrana permeabile.

 

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