Nice



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Nizza (in francese Nice, Niça o Nissa in nizzardo) è una città della repubblica francese affacciata sulla Costa Azzurra (Côte d'Azur) di cui è il maggior centro, vicino alla frontiera con l'Italia, nel dipartimento delle Alpi Marittime. La città e il suo entroterra sono interamente compresi nella regione fisica italiana.
Attualmente Nizza è il quinto comune della Francia (circa 888.000 abitanti l'area metropolitana), mentre l'aeroporto intercontinentale Nice Côte d'Azur posto alla periferia occidentale della città, con i suoi quasi dieci milioni di passeggeri (2009), è il secondo di Francia dopo quelli di Parigi[senza fonte]. Si tratta di una città a vocazione turistica.


La città di Nizza si affaccia sul Mar Mediterraneo su una stretta pianura delimitata dal massiccio montuoso del Mercatore (Mercantour).
Geograficamente l'intero bacino del fiume Varo, con la città di Nizza, appartiene alla regione fisica italiana.
La città ha anche due piccoli fiumi di solito in secca durante l'estate: il Paviglione (ribattezzato Paillon) e il Magnano (Magnan). Varie colline dominano la città, la più conosciuta di queste è la collina di Cimella con le sue rovine di epoca romana; la collina del Castello separa la città dal porto.
Il clima è subtropicale e assai mite.

Secondo alcune fonti, l'etimologia del nome trarrebbe origine dal greco antico Νίκαια, che a sua volta deriva da Nike, cioè "vittoria"[1]. Un'altra ipotesi fa tuttavia risalire il nome della città al toponimo etrusco-italico Nikaïa[2].

Annessa alla Francia durante l'epopea napoleonica (il generale Andrea Massena era nizzardo), Nizza tornò ai Savoia nel 1815. Giuseppe Garibaldi vi nacque nel 1807.
Nel 1860 Nizza fu definitivamente annessa alla Francia in seguito alla firma degli Accordi di Plombières (1858) e del Trattato di Torino (1860), come compenso territoriale, assieme alla Savoia, per l'aiuto dato dalla Francia al Risorgimento Italiano. L'annessione fu ratificata anche dal plebiscito della popolazione con 25.743 a favore, 160 voti contrari (i marinai nizzardi imbarcati sulle navi sarde, i soli elettori sulle cui schede comparisse il no) e 5.000 astenuti. Il plebiscito fu pilotato in funzione filo-francese, con il consenso dei Savoia e del Governo. Molti nizzardi si trasferirono in Italia, prevalentemente nelle località di Ventimiglia, Bordighera e Ospedaletti[3].
A Nizza vi sono ancora numerose tracce dell'appartenenza italiana: nella omonima piazza si erge la statua di Giuseppe Garibaldi (oggi corredata da una iscrizione in francese dedicata "al nostro concittadino Giuseppe Garibaldi, eroe dei 2 mondi"), mentre nel centro vecchio, principalmente nella zona compresa fra la "Piazza del tribunale" e il Molo degli Stati Uniti (Quai des Etats Unis), si trovano ancora alcune tavole, che mostrano la contea di Nizza prima della annessione alla Francia, oltre alle chiese secentesche e settecentesche, che esprimono il medesimo stile che ritroviamo a Torino.

Lungomare degli Inglesi (Promenade des Anglais)

È l'elegante lungomare di Nizza, che rappresenta un luogo di incontro e di passeggio per turisti e cittadinanza locale. È formata da due direttrici stradali, direzione est-ovest e ovest-est, e da una larga zona pedonale a ridosso della spiaggia. La passeggiata è spesso oggetto di manifestazioni, esibizioni musicali, bancarelle nonché eventi quali il Carnevale di Nizza e la Battaglia dei fiori. Tipiche sono le sue seggiole blu (chaises bleues), dove è possibile sedersi e godersi la brezza marina.

Lingue e dialetti

A Nizza è oggi pressoché scomparsa una popolazione di madrelingua italiana. Una parte della popolazione conserva il dialetto nizzardo, appartenente all'ambito linguistico occitano, seppur con ampi influssi della lingua ligure. Tuttavia, la politica di francesizzazione avviata nell'ultimo periodo del XIX secolo, come il cambiamento dei cognomi (numerosi i Bianchi diventati Le Blanc, i Del Ponte diventati Dupont, i Pastore diventati Pastor, etc.), o la chiusura dei giornali in lingua italiana, come il famoso La Voce di Nizza, hanno portato alla progessiva omogeneità culturale tra la città e il resto della Francia metropolitana.
I cartelli della toponomastica della città vecchia sono bilingui: riportano l'indicazione in francese ed in nizzardo (es.: rue Sainte Marie/Carriera Santa Maria); a volte si riferiscono invece al vecchio nome (Quai des Etats-Unis/Riba dou Miejou).
Dall'aprile 2003 al dicembre 2008 è stato pubblicato in lingua italiana il mensile "Il Corriere della Costa Azzurra". Dal 2007, per un paio d'anni il quotidiano nizzardo Nice-Matin ha pubblicato una edizione settimanale in lingua italiana, dal titolo "7 Giorni". Entrambe le pubblicazioni sono state

La cucina della zona si è conservata, sino ad oggi, completamente e tipicamente italiana ed ha un carattere molto mediterraneo influenzata dalla vicina cucina ligure.



 

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