Tempo



di Francesco Tavanti

Questo è un argomento tosto. Un argomento in cui nella storia si sono cimentati tutti i grandi pensatori. Non ne citerò nessuno!
Spesso ci chiediamo cosa sia questa cosa, il Tempo. Le condizioni meteorologiche? Quanto ci impieghiamo per raggiungere un luogo? Quanto ne è trascorso da quando siamo nati e quanto ne resta? Lo misuriamo con i minuti, le ore, i giorni, le settimane, i mesi e gli anni. Classificazioni, nient’altro che classificazioni. Si d’accordo siamo giunti a queste misurazioni studiando l’Universo, ed estraendone quello che ci necessitava per focalizzare…cosa!? Il susseguirsi delle stagioni? L’alternarsi del giorno e la notte? La nascita e la fine!? Si parla di quarta dimensione, di fiume imperterrito, di amico ma spesso di nemico.
Il Tempo per me è la cosa più democratica che esista in questo mondo, perché uguale per tutti. Belli e brutti, ricchi e poveri, uomini e donne, intelligenti e stupidi. L’abbiamo voluto misurare, ma lui è per sua stessa natura inclassificabile. Il tempo è un grande contenitore, tutto conserva, tutto racchiude. Oserei dire che: “tutto trattiene” è come se il mondo e l’Universo fossero immersi in questo liquido vischioso e trasparente. Un fluido che scorre lentamente come un ghiacciaio, sotto il cui peso si scavano rughe, cadono le foglie, nasce una nuova alba. E’ si!Il Tempo è vita, perché energia motrice. Poche cose si sottraggono a questo, l’unica che mi viene in mente è l’Amore. Eppure anche qui riesce a lenire i mali da questa provocati.
Come già detto “un conservante” la cui assenza è assenza; non senso di tutto il resto.

 

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