Volpi



di Francesco Tavanti

Come sentinelle allarmate dal segnale di un nemico, scorazzano avanti e indietro, su e giu, dentro e fuori dalla tana. Durante il giorno è un buco nel terreno, la cui visuale interna, è presto ostruita da una curva necessaria alla privacy familiare. All'imbrunire escono, dirigendosi d'istinto nella scarpata del piccolo rio, anch'esso in questo periodo popoloso di varie specie animali. Infatti pur essendoci solo qualche decina di centimetri d'acqua, vi si possono scorgere: orde di pesci, qualche gallinella d'acqua con i pulcini appena nati, un serpe intento a prendere il sole e alcune nutrie. In questo biotipo loro si collocano all'apice della catena alimentare. Escono la notte, come tutti i predatori. Aspettano che gli altri abitanti si appisolino, per poi coglierli impreparati e mangiarseli tutti insieme. La loro proverbiale furbizia, credo che si riferisca all'attenzione e alla scaltrazza con cui si muovono. Sembrano valutare ogni singola possibilita', prima di decidere d'impulso. Sono sicuramente rutinarie nelle attivita' esterne alla tana, effettuano ripetutamente lo stesso tragitto, comunicando costantemente con gli altri commilitoni.

 

0 commenti: