Io cammino

di Francesco Tavanti

Il rumore disordinato delle tazzine che si ordinano sopra la macchina del caffé, le sedie capovolte sui tavolini, il pavimento marmoreo sotto il porticato bagnato per cancellare le macchie di una notte beona, la voce in sottofondo di un dj. Ma anche il fruscio del giornale sfogliato senilmente. La città si sta risvegliando, il sole splende in una giornata tersa, l’edicolante appende le locandine fuori dal chiostro, io cammino.

 

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