Sud

Quando scendo al sud, lo faccio sempre con un senso di malinconia. E' come se perdessi qualcosa. A tratti una leggerezza insostenibile, un viaggio di non ritorno, se non decurtato, sprovvisto di...cosa, di cui non conosco bene l'essenza.
Lo stesso fatto di oltrepassare, e abbandonare il mio paese natale in treno, vedere prospetticamente diverse, strade e case comunemente percorse e incontrate da altri punti. Le abitazioni appunto. Quelle mi voltano le spalle, disposte come sono fronte strada.
Il sud e' il sole e la luce. Anche il mare se vogliamo. Dove immergersi e lavarsi dal peso nordico.
Quando si torna al centro, qualcosa non c'e' più.
Il sud prima da, e poi prende. E non sai cosa. E' come il paese dei balocchi, la sera di festa, e il risveglio ragliante.
E' inconsistente e frivolo. Ne farei tranquillamente a meno di venirci.
C'ho portato e lasciato troppe cose quaggiu che non mi va neppure d'elencare. Pero si mangia veramente bene. Francesco

 

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