Al ricordo dell'estate

Muscoli, tatuaggi invadenti ed insolenti. Corpi giovani ed altri aspiranti tali. Occhi del nord vicino a capelli e carnagione del sud. La musica dialettale dei Livornesi è il suono armonico del mare che s'incontra con quello duro della terra. La meridionalizzazione nelle parole di tanti adolescenti figli degli operai della Solvay. I colori artificiali degli ombrelloni, sospesi fra tutti i toni dal bianco al blu della spiaggia, del mare, e del cielo. Senza soluzione di continuità fra riflessi accecanti della sabbia ed oscuranti dell'orizzonte. Gente dura nell'aspetto ma gentile ed accogliente nei modi. Le ciminiere dietro la duna. Attraverso le pensiline Liberty del Club Canottieri, in lontananza il promontorio anch'esso Belle Époque di Castiglioncello. Set del Sorpasso di Dino Risi e di molti Macchiaioli  che qui trovarono la luce ideale a curare i loro malesseri. Devo dire un bel meltinpot complesso da decifrare, piacevole d'accettare.

 

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