Calendario 2013

Un anno da ricordare ma anche da dimenticare. Tutti ben ordinati come plotoni e visibili come i continenti in un planisfero, i mesi del 2013, con i loro giorni disposti in ranghi, son desiderosi di schizzarmi addosso ciò che in loro è successo. Assumono i colori dei ricordi stagionali. La montagna bianca, il mare scintillante, il grano dorato, il verde delle prime foglie che vestono il bosco, gli antociani che cangiano l'autunno. I compleanni, le difficoltà sul lavoro, l'inizio e la fine della scuola. Alcuni sono malinconici, altri intimi, altri ancora adolescenti. Le notti stellate, i pomeriggi afosi, i bagni nei fine settimana di luglio. Son sempre loro come negli anni trascorsi e in quelli venturi. Son sempre loro, i numeri in questo caso, che si rigirano a turni settennali i giorni della settimana. La domenica la più ambita. Di solito si carica di qualche ricordo in più, con la sua scia di sabato e venerdì. Gli altri quattro i "sinottici" sono lì per incensare gli altri tre. È un gioco di squadra, se non ci fossero i primi i secondi perderebbero il loro fascino. File parallele. Ranghi settimanali, marciano all'infinito, spesso i primi incompleti.

 

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