Edipo e il tradimento


Svegliarsi in piena notte, da un sogno terribile, significa squartare con una sciabola una noce di cocco, dove il guscio rappresenta il conscio e la polpa l’inconscio. Il liquido emorragico è frutto di un infezione provocata dalla non compenetrazione fra questi due tessuti.
Chi tradisce è perché teme a sua volta di essere tradito. Attraverso l’amante si pone esso stesso in una condizione di amante nei confronti del partner ufficiale. Ovvero va a colmare e prendere il posto di colui di cui si può innamorare la moglie, sottraendola a se stesso. In questa maniera trova, apparentemente, quella pace tanto desiderata. Il suo scopo è quello di venire meno ad un meccanicismo, regressivo, ripetitivo, appreso tra le mura della famiglia d’origine. E’ il genitore di sesso opposto che innesca attraverso un ritmo ciclico, atteggiamenti di seduzione e tradimento. L’amore che la madre o il padre dedicano rispettivamente al figlio o alla figlia, viene costantemente tradito dal ritorno a casa del marito o della moglie. In questa maniera i figli maturano verso il genitore dello stesso sesso gelosia ed un’invidia, perché rappresenta, ciò che loro per distinguersi al fine di rappresentare un’alternativa per il genitore amato, non potranno mai essere, generando così dentro se stessi un vuoto inviolato e patologico, un nucleo patogeno, di cui i guardiani sono i sentimenti sopra citati. La stessa masturbazione, con fantasie verso terze persone, pone l'individuo in una posizione di adultero, che permette momentaneamente di sottrarsi dal genitore amato, e bilanciarsi con quello traditore.
E’ spesso il partner nella vita, un’alternativa al genitore amato e traditore, ma che non può da solo essere totalmente rassicurante, in quanto il nucleo patogeno ricomincia a sanguinare ogni qual volta che si ripete il meccanismo seduttivo/traditore da parte del genitore. Nessuno può salvarsi da solo, ma da solo deve guarirsi. Francesco

 

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