Ulisse e le sirene
Navigherete; ma il cammino, e quanto
Di saper v'è mestieri, udrete in prima,
Sì che non abbia per un mal consiglio
Grave in terra, od in mare, a incorvi danno
... Alle Sirene giungerai da prima,
Che affascìnan chïunque i lidi loro
Con la sua prora veleggiando tocca.
Chïunque i lidi incautamente afferra
Delle Sirene, e n'ode il canto, a lui
Né la sposa fedel, né i cari figli
Verranno incontro su le soglie in festa.
Le Sirene sedendo in un bel prato,
Mandano un canto dalle argute labbra,
Che alletta il passeggier: ma non lontano
D'ossa d'umani putrefatti corpi
E di pelli marcite, un monte s'alza.
20/08/12 | 0 commenti
Rifugio Vioz
“È bello salire,
perché si dimentica la terra,
si ricorda chi si ama,
e si pensa al cielo.”
Giacomo Maffei
Corriere della Sera 01/07/2012
Dal desiderio - il seme, Dal seme - l'albero, Dall'albero - il frutto, Dal frutto - la conoscenza, Dalla conoscenza - la saggezza, Dalla saggezza - il mistero, Dal mistero - la vita. Bill Viola
04/07/12 | 0 commenti
La Compagnia. Lucio Battisti
...Felicità, ti ho perso ieri ed oggi ti ritrovo già...
09/05/12 | 0 commenti
Pan

Il dio Pan era, nella mitologia greca, una divinità non olimpica, mezzo uomo e mezzo caprone. Era solitamente riconosciuto come figlio del dio Hermes e della ninfa Driope
Il Principe Ignoto
Nessun dorma! Nessun dorma! Tu pure, o Principessa, nella tua fredda stanza guardi le stelle che tremano d'amore e di speranza... Ma il mio mistero è chiuso in me, il nome mio nessun saprà! No, no, sulla tua bocca lo dirò, quando la luce splenderà! Ed il mio bacio scioglierà il silenzio che ti fa mia. Voci di donne Il nome suo nessun saprà... E noi dovrem, ahimè, morir, morir! Il principe ignoto Dilegua, o notte! Tramontate, stelle! Tramontate, stelle! All'alba vincerò! Vincerò! Vincerò!
30/04/12 | 0 commenti
In Cresta alle Crete
http://www.corsadelsaracino.it/
di Francesco Tavanti
La dove si spartisce l’acqua, dove si dividono le proprietà terriere, dove si discerne la fatica dal dolore, abbiamo corso la seconda tappa dell’Eco-Trail di Pasqua. Questa parte della Val d’Orcia è un grande altipiano collinare. E’ come se le tante colline formino un piano intermedio fra i monti più alti come l’Amiata e il fondovalle. Orti e non campi, coltivati a rittochino per contrastare l’erosione dell’acqua. La stessa che ha contribuito secondariamente ai movimenti tellurici, alla genesi di una delle più belle cartoline dell’Italia nel mondo. Seppur Toscano di altra Contea, ti senti orgoglioso e fortunato di essere nato qui. Sapere che molte genti Anglosassoni, Normanne e Latine (oggi anche Orientali) desiderano passarvi momenti della propria vita, idealizzandoli come i migliori a cui possano ambire. Non lo tradiscono casali perfettamente ristrutturati, dagli infissi pervinca. Custodi oggi come una volta di viti e olivi. Fattorie dagli intonaci bruciati dal tempo, dal sole e dagli altri eventi atmosferici. Strade al margine. A spartire come detto in apertura, o a raccogliere nel punto di compluvio. Up and Down. O sopra o sotto, raccordate da ripide discese, e ardite cipressate risalite. La luce è quella scintillante di Pasquetta, della gita fuori porta. Fredda e luminosa, accompagnata dal vento, costringe qualcuno a partire con maniche lunghe e k-way.
11/04/12 | 1 commenti
I want to wake with you. Boris Gardiner
Bellissima. Nel tragitto da casa al lavoro con i finestrini chiusi per non farne uscire neppure un soffio.